PROCESSION-ONIS

PROCESSIO-ONIS
A CHE PUNTO è LA STORIA è QUAL’E LA NOSTRA POSIZIONE in essa?
Un ciclo si sta chiudendo e non solo nell'arte contemporanea.
Kant nel "La fine di tutte le cose" dice “Infine deve pur cadere il sipario. Perché alla lunga diverrebbe una farsa; e se gli attori non se ne stancano perché sono pazzi, se ne stanca lo spettatore, che a un atto o all’altro finisce per averne abbastanza se ha ragione di presumere che l’opera, non giungendo mai alla fine, sia eternamente la stessa”. 
Procedere! Avanzare!
Un Curatore della realtà un'artista e due asine si mettono in movimento, per decretare l'inizio del cambiamento.
Una Processione e non un viaggio, perché nella processione la meta è il viaggio stesso.
La sacralità della Processione Di Carletto sta nel giungere all'ultima "stazione" con la consapevolezza di essere l'inizio del cambiamento.
Coscienti di vivere la condizione di "Amletizzazione dell'eroe", cioè quella condizione per la quale la "tragedia" non dipende da un'azione compiuta ma da un'azione da compiere, la Processione sarà l'ultima/prima grande spedizione che risalirà l'Italia. 
Lungo il percorso si arricchirà di numerosi contributi che ne alimenteranno la storia e la testimonianza.
L’itinerario è segnato da tappe "stazioni" nelle quali si organizzeranno momenti di dibattito e di riflessione, ma anche di festa, con artisti, poeti, musicisti, psicoatleti, contadini, cittadini e in genere con chiunque ha deciso di non aspettare "la fine della giornata". Ogni stazione è in sostanza un incontro con le tradizioni, gli usi, i costumi ed il saper fare delle genti e delle popolazioni che vi abitano, un saper fare fatto di prodotti dell’artigianato e di prodotti tipici.Dal Friuli Venezia Giulia al Molise non c’è località che manchi di festeggiare qualcosa o è priva di tradizioni. Dalla religione alla storia e al cibo, le manifestazioni coprono tutto il calendario. Alcune sono propriamente tradizionali e nascono in un antico passato che si unisce e confonde con le leggende popolari; altre sono frutto di esigenze più contemporanee. In un caleidoscopico emozionale, a volte cruento, altre colorato e perfino quasi comico. Ogni piazza che attraverseremo ospita, con passione, una storia da raccontare.
La sfida più grande sarà quella di arrivare a Venezia durante la Biennale d’Arte per poi superarla fisicamente e ideologicamente documentando le reazioni e le interazioni.


IL FILM / DOCUMENTARIO
Durante il viaggio saranno effettuate riprese e foto che confluiranno in un film documentario, un racconto per immagini dell'impresa.  Il film è prodotto da 99millionColors  http://www.99millioncolors.it
MOSTRA / LIBRO
Alla fine del viaggio le migliori foto andranno a costituire l'ossatura di un libro, edito da Palladino Editore, nel quale attraverso immagini, testi e documenti sarà raccontata l'intera impresa. 
Inoltre, per chi volesse ripercorrere il nostro percorso, il libro, come una guida, fornirà dati riguardanti i monumenti, i paesaggi, i prodotti tipici e artigianali, le tradizioni, gli usi, i costumi e l'ospitalità dei territori attraversati.

PORTMANTEAU*


*L'espressione, nella lingua inglese portmanteau, si deve a Lewis Carroll e appare per la prima volta nei dialoghi fra Alice e Humpty Dumpty in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Derivato dal francese porte-manteau (oggi in disuso nell'accezione linguistica, ma comune nel senso di "attaccapanni") si riferiva a una grande valigia da viaggio con due scompartimenti. Stesso significato hanno la forma francese mot-valise e quella tedesca Kofferwort ("parola-valigia").

La "valigia" (metafora) contiene cose e persone meravigliose dalle quali è difficile separarsi. Nel PORTMANTEAU vi sono storie straordinarie di ricerca artistica e di vita artistica che vivranno nello spazio della narrazione nella Processione. Ad ogni tappa del nostro percorso la apriremo e ne tireremo fuori alcune.
Lo Scompartimento B, ora vuoto, è pronto ad accogliere altre meravigliose storie che lungo il cammino incontreremo e con le quali ci si “apparenterà”.


Mot N° 1

MULCH Ultimo lavoro dei Kalweit And The Spokes. 

I Kalweit and The Spokes nascono dall'incontro nel 2009, di Georgeanne Kalweit, cantante americana già voce dei Delta V, con i musicisti Leziero Rescigno (La Crus, Amor Fou) alla batteria e Giovanni Calella (Korinami) alla chitarra.
Nel 2010 il primo disco AROUND THE EDGES: sonorità alt-rock che incrociano blues, folk e post-punk. Mauro Sansone prende il posto di Leziero Rescigno nel 2011 e collabora nel nuovo album MULCH che uscirà in Italia a settembre con il nuovo video girato a Stoccolma nel mese di marzo 2013 dal video maker Marco Balletti. MULCH ha appena finito due mesi di radio promo negli Stati Uniti e Canada.






Mot N°2



Giovanni Gaggia
Artista Visivo
www.giovannigaggia.it









Mot N°3



“Macolino è regista e scenografo teatrale, artista visivo, poeta del visuale e officiante di rituali che in teatro sono un tripudio per occhi avidi di sensazioni forti e per le menti che si concedono a una caduta libera nel vortice di una fascinazione fisica e mentale, capace di annullare ogni dimensione temporale”
www.nicolamacolino.org








Mot N°4

Christian Rainer (20 Gennaio 1976, ancora vivo)
Artista visivo, musicista e compositore, regista, scrittore.

www.christianrainer.com










Mot N°5


Giulia Mattioli
Artista visiva di Bologna










Mot N°6

Valentino Menghi
Artista Visivo 
www.valentinomenghi.it







Mot N°7

Di Nicola Mastronardi
Un viaggio per scoprire l’essenza della Prima Italia.

Viteliú, dal termine osco antico e originario della parola latina “Italia”, è un viaggio nel mondo nascosto dei popoli italici.
E sono proprio gli Italici i protagonisti di questo sorprendente romanzo d’esordio: i Sanniti, i Marsi, i Peligni, i Piceni, i valorosi dodici popoli dell’Appennino centrale che si unirono per combattere contro l’incontrastata potenza romana.
Un incubo proveniente dal passato spinge un vecchio cieco a riprendere in mano il proprio destino e quello di suo nipote salvato dalle stragi dei sicari di Silla. Sulla sua anima di capo supremo, il peso della distruzione del suo popolo martoriato, di cui tenterà di riscattare almeno la memoria. Così, accompagnato dal nipote ritrovato nei meandri di Roma, intraprenderà un viaggio, che diventa un percorso emotivo e di riscoperta di una identità che rischiava di essere perduta, attraverso la Marsica e la Conca Peligna, verso l’Alto Sannio.